Descrizione
«È una poesia d’amore, quella di Antonella Sozio, violenta, ingombrante. Verso dopo verso la parola si fa ventre e sangue, ma ciò che proprio rende meraviglia è il coraggio di seguire le parole di altri grandi del passato. Cerca amanti la poesia e talvolta, come in questo caso, li trova. Senza timore, pudore o paura di essere scontata perché è diretta, dolente, senza fronzoli, poco comune a tanti versi da surgelati che in questi tempi ci invadono. Il disagio dell’Autrice è senza dubbio il nostro: il dolore, il distacco, l’attesa verso una fine che ci sovrasta ma non ci trova arresi!» (Beppe Costa)





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