MENU

🖋MIRIAM IACOVANTUONO | Recensione “Voglio spendere una parola per te” di Greta Rodan (ed. Dieci Lune, 2024)

da Dic 11, 2024

🖋MIRIAM IACOVANTUONO | Recensione “Voglio spendere una parola per te” di Greta Rodan (ed. Dieci Lune, 2024)

da | Dic 11, 2024 | Uncategorized | 0 commenti

Voglio spendere una parola per te, della meravigliosa scrittrice dai ricci neri, mi ha preso fin dalle prime pagine. La sua scrittura, tanto decisa quanto poetica, mi ha trascinato nei luoghi che l’autrice descrive nel romanzo. In quelle stanze, tra le mura di quelle case, dove le protagoniste combattono e rinascono.
È un romanzo pieno di sentimenti e sensazioni che sono riuscita a toccare con mano, a sentire nel cuore, a percepire con l’anima.
L’opera, che mette ben in evidenza la tematica della violenza sulle donne, vuole prendere per mano chi ancora si trova a vivere una situazione come quella di Sveva e Rossana. Vuole urlare a queste donne di avere il coraggio di prendere quel treno che le porta via e riempire la loro valigia di forza per andare nel mondo e dimostrare quanto valgono.
È uno di quei romanzi che non vorresti chiudere, con la voglia di leggerlo ancora e ancora per accarezzare il cuore di Sveva e Rossana e di tutte quelle che come loro si trovano con il viso sbattuto sul marmo del pavimento o zittite da un uomo che decanta amore.
È un romanzo da leggere e donare.

L'Autore

Greta Rodan

Greta Rodan, voce e visione, è lo pseudonimo che cela l’intensa Roberta D’Andrea, nata dal sole di Napoli nel 1980 e oggi radicata nella quiete del Molise. La sua penna non è solo strumento, ma un aratro che solca la terra fertile dell’anima, seminando prosa e poesia, ma soprattutto senso e riscatto. La sua produzione artistica, che spazia dalla prosa alla poesia, è fortemente orientata verso l’impegno sociale.

Le sue battaglie prosaiche in “Troppo bianca per restare” e nel respiro corale di “Voglio spendere una parola per te”, edito da Dieci Lune, danzano tra le ombre della violenza di genere, accendendo lumi di speranza. Le raccolte poetiche – da “L’idea del Pane” a “Come una bocca d’estate”, fino alla selvaggia e prelibata “Merìcula” – sono come rovi fioriti, i cui versi epidermici accarezzano le ferite, recuperando i sogni spezzati.

I suoi monologhi, “Un volo molto rapido” e “Nei miei panni”, si levano in palcoscenico e nelle aule, un’eco potente contro il bullismo e ogni sopruso. Presidente di “Art & Publishing”, Greta è un’anima che tesse reti di cultura e solidarietà, desiderosa che la letteratura torni a essere abbraccio collettivo. Con ogni verso, ogni performance, ogni gesto di supporto alla costruzione di una casa per le donne, Rodan è un faro che illumina la via, spronando la parola a farsi atto, la poesia a farsi vita.

Vedi Profilo Autore

PUBBLICAZIONI CORRELATE

VOGLIO SPENDERE UNA PAROLA PER TE

Greta Rodan

Mi ricordo che qualche volta eri buono/ e amabile/ quasi mi sarei fidata/ poi rompevi una delle mie cose/ una qualunque/ una borsa un capello una promessa/ il mondo allora diventava un posto/ come un altro/ una parentesi graffa/ con tante parentesi dentro/ più piccole/ certe volte pensavo di restarci incastrata/ e ancora lo penso/ persa in questa divisione/ da cui ti scrivo.
(Greta Rodan)

Leggi