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Autori DieciLune

Andreina Di Girolamo

Dal suono del pianoforte all’anima del clavicembalo, Andreina Di Girolamo tesse un’esistenza consacrata alla musica. Concertista di rara sensibilità, i suoi tasti narrano storie antiche e contemporanee, in un dialogo costante con l’armonia. Docente di clavicembalo, plasma generazioni di musicisti, infondendo la sua profonda conoscenza e passione.

Ma Andreina è anche “agitatrice culturale dalle risorse infinite”, voce instancabile per la musica e l’arte. Attraverso direzioni artistiche illuminate, ha riscoperto tesori e creato ponti sonori, dal Molise al mondo. Le sue mani non solo suonano, ma scrivono, rivelando al pubblico compositori dimenticati e dando nuova vita a spartiti polverosi. Nelle sue note incise, come nelle sue parole scritte, risuona una ricerca incessante della bellezza, un’eco di perfezione che incanta e ispira.

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Antonella Sozio

Raffinata voce della poesia contemporanea, Antonella Sozio incarna appassionatamente il ruolo di maestra, animatrice culturale e cantrice della sua terra. Il suo percorso, intriso di innata sensibilità, si manifesta nel tessere un legame indissolubile tra l’amore per la parola e la dedizione al prossimo, in particolare alle giovani generazioni, le cui menti illumina con la scintilla della curiosità e la meraviglia della scoperta. Per Antonella, la poesia è una “grammatica” viva e pulsante, uno strumento per decifrare il vento che raccoglie storie e memorie, per dare voce ai sussurri delle stelle e per cogliere l’essenza più profonda dei luoghi che la abitano.

Promotrice di iniziative di scrittura creativa e di lettura per i suoi alunni, Antonella è un’artista che non si limita a scrivere poesie, ma le vive e le condivide, trasformandosi in ponte tra il sentire individuale e la risonanza collettiva. Perché la vera grammatica del vento è la capacità di ascoltare, di sentire e di amare, lasciando che la trama invisibile si leghi all’anima del mondo.

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Fatima Fraraccio

Un’anima antica e una penna moderna, Fatima Fraraccio tesse il suo essere tra le pagine e i sentieri della cultura. Dalle ceneri di un sapere classico, affinato tra le aule fiorentine, emerge una mente intrisa di mitologia e storia, capace di fondere epoche e suggestioni in un canto lirico e profondo.

Nel cuore pulsante del Molise, a Frosolone, la sua visione ha preso forma concreta: è qui che ha fondato Dieci Lune Edizioni, un faro per le voci nuove, e la Fondazione culturale ETS Dieci Lune, per nutrire l’humus fertile dell’arte. La sua passione si manifesta anche come direttrice artistica di EPICA Villa Artemide, dove ha curato con dedizione il ciclo “Teseide”, intessendo dialoghi che risuonano come echi di antiche saggezze. A completare il suo impegno, la co-fondazione di PRAGMA, un crocevia di idee e di azione nel campo della coltelleria artistica di tradizione familiare.

In tante vite quanti sono i giorni è la sua anima messa a nudo, raccolta che svela una sensibilità acuta e un’introspezione senza veli. Le sue poesie sono viaggi nell’amore, nel desiderio, nella perdita e nella spiritualità, dipinti con un linguaggio che è un florilegio di metafore e simboli, attinti dalla natura e dall’intimo. L’amore, in particolare, è un prisma attraverso cui riflette ogni sfumatura dell’esistenza, dalle gioie più eteree ai dolori più cupi, in un’esistenza che si fa arte, un verso alla volta.

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Greta Rodan

Greta Rodan, voce e visione, è lo pseudonimo che cela l’intensa Roberta D’Andrea, nata dal sole di Napoli nel 1980 e oggi radicata nella quiete del Molise. La sua penna non è solo strumento, ma un aratro che solca la terra fertile dell’anima, seminando prosa e poesia, ma soprattutto senso e riscatto. La sua produzione artistica, che spazia dalla prosa alla poesia, è fortemente orientata verso l’impegno sociale.

Le sue battaglie prosaiche in “Troppo bianca per restare” e nel respiro corale di “Voglio spendere una parola per te”, edito da Dieci Lune, danzano tra le ombre della violenza di genere, accendendo lumi di speranza. Le raccolte poetiche – da “L’idea del Pane” a “Come una bocca d’estate”, fino alla selvaggia e prelibata “Merìcula” – sono come rovi fioriti, i cui versi epidermici accarezzano le ferite, recuperando i sogni spezzati.

I suoi monologhi, “Un volo molto rapido” e “Nei miei panni”, si levano in palcoscenico e nelle aule, un’eco potente contro il bullismo e ogni sopruso. Presidente di “Art & Publishing”, Greta è un’anima che tesse reti di cultura e solidarietà, desiderosa che la letteratura torni a essere abbraccio collettivo. Con ogni verso, ogni performance, ogni gesto di supporto alla costruzione di una casa per le donne, Rodan è un faro che illumina la via, spronando la parola a farsi atto, la poesia a farsi vita.

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Maria Luisa Nicodemo

Notaia per mestiere e per vocazione, Maria Luisa è una mente acuta, dedita alla chiarezza del diritto e alla gestione della complessità, ma il suo spirito dimora altrove: tra gli orizzonti infiniti dei viaggi e l’abbraccio primordiale della natura. Una personalità che trova armonia nella sintesi degli opposti: il rigore della legge e la libertà della creazione, l’ancoraggio alla famiglia e l’anelito al viaggio, la razionalità e la profonda sensibilità. Riconosce e valorizza il proprio “momento opportuno”, sia esso per dedicarsi al dovere o per immergersi nell’infinito della fantasia.

La sua dimensione razionale e strutturata è splendidamente bilanciata da un’anima profondamente romantica e sensibile, che anela all’amore e alla scoperta. Il bisogno vitale di evasione e riconnessione le fa rincorrere luoghi dell’anima dove l’immaginazione può spaziare; la capacità di trasformare la realtà in fantasia si fa empatia e curiosità insaziabile per le dinamiche umane. Maria Luisa Nicodemo è la narratrice che sa trasformare il quotidiano in epica, il codice in poesia.

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Monica Ferri

C’è un’arte sottile nel comprendere il linguaggio silenzioso della scrittura, un’arte che Monica possiede fin dentro le viscere: è un’interprete dei segni più intimi dell’anima, una grafologa e perito grafico giudiziario. Le sue consulenze sono viaggi nell’essenza di ognuno, un invito a scoprire, comprendere, incontrare, perché la grafia non è solo un segno, ma il respiro visibile di un’esistenza. Nella danza tra inchiostro e carta, Monica trova la via per toccare l’universale nell’infinitamente personale.

L’imperativo interiore che la guida nel conoscere, rispettare e servire l’altro con autentica apertura fa sì che dalle sue pubblicazioni emerga una personalità intrisa di sensibilità, curiosità profonda e un’innata tendenza alla connessione. Un forte senso di appartenenza familiare e una commovente attenzione per la memoria e le storie personali la fa diventare un’allieva perenne nell’atto di “sentire i Maestri” nel senso più intimo e affettivo, dando voce con empatia e tenerezza d’animo a chi ha vissuto la meraviglia dei tempi passati.

I suoi libri, spesso nati da collaborazioni e scambi intellettualiDove spuntano i bucaneve (Dieci Lune Edizioni, 2024), Sassi di parole. Un ritratto letterario e grafologico di Laudomia Bonanni, e i “Chi era” dedicati a Gabriele D’Annunzio, Francesco Paolo Michetti ed Ennio Flaiano ‒ non sono semplici biografie: sono “ritratti letterari e grafologici”, “analisi antropoetiche”, “interpretazioni critico-estetiche” e “analisi dell’uomo e dei suoi segni e disegni”. Così la curiosità intellettuale insaziabile di Monica, la sua mente interdisciplinare e il suo profondo rispetto per l’eredità culturale capace di combinare l’expertise grafologica con una lettura attenta del contesto letterario, artistico e umano ne fanno felicemente una custode e interprete delle narrazioni silenziose che la vita e l’arte lasciano dietro di sé.

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Mt 6,10

L’identità dell’autore Mt 6, 10 rimane volutamente celata, una scelta precisa per porre l’accento non sul messaggero, ma sul messaggio.

Mt 6,10 si presenta al lettore non attraverso un volto o un nutrito curriculum, ma attraverso la potenza di una visione del mondo coerente, profonda e radicalmente innovativa.

Pensatore poliedrico e architetto di sistemi, la sua opera è un raro esempio di sintesi tra campi del sapere apparentemente inconciliabili. Nei suoi scritti, la filosofia dialoga con la fisica quantistica, la teologia comparata (cristiana, islamica, buddista) si intreccia con marketing, l’economia di impresa, e l’antica sapienza mitologica illumina le più moderne strategie di management (Agile, Lean Startup …).

Questo approccio sincretico non è un mero esercizio intellettuale, ma il fondamento di un metodo pratico e trasformativo.

La sua missione è chiara: ricucire la frattura tra l’Essere e il Fare, tra la spiritualità e l’azione, portare lo Spirito nella Materia. Le sue opere offrono strumenti concreti per costruire “imprese” – siano esse aziende, progetti o percorsi di vita – che siano l’espressione della Luce di una verità più profonda.

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