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Vittorio Piscitelli

"Non è mai finita. Non vi è cenere che non sogni ancora le carezze del fuoco."

Fabrizio Caramagna

Dall’eco delle botteghe paterne all’età di 76 anni, il Maestro Vittorio Piscitelli di Frosolone incarna sessant’anni di un’arte ancestrale, intrisa della tradizione coltellinaia molisana. La sua non è solo esperienza, ma una passione innata che fiorisce nel dialogo intimo con la materia, trasformando l’acciaio in opera d’arte. Cresciuto tra le fucine familiari, dove i segreti si tramandavano da quattro generazioni, Vittorio ha sempre cercato la sfida, rifuggendo la serialità in favore della singolarità, trovando la massima gratificazione nella complessità della creazione e del meccanismo.

Il suo cammino lo ha condotto fino a Lucerna, in Svizzera, dove ha affinato le sue tecniche presso Maestri di antica stirpe. Ogni sua lama, intrisa di gusto personale, è un’espressione artistica, frutto di un costante confronto con l’arte altrui e di riflessioni notturne che generano nuove idee. Pioniere nel traforo dell’acciaio già quarant’anni fa, Vittorio ha sempre creduto nella possibilità di replicare e superare l’eccellenza, anche di fronte a opere secolari.

Custode di una storia familiare che ha superato divieti e privazioni, Vittorio Piscitelli non è solo un coltellinaio, ma un attrezzista meccanico capace di plasmare ogni forma. La sua vicenda è un affresco di resilienza, amore per il mestiere e un monito a valorizzare il patrimonio artigianale, un ponte tra il passato glorioso di Frosolone e un futuro da forgiare con passione e innovazione.

EFEMERIDI

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