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🖋ANNA MARIA DI PIETRO | Petacciato. Giornata della gentilezza con Greta Rodan per la sensibilizzazione alla non violenza

da Nov 15, 2024

🖋ANNA MARIA DI PIETRO | Petacciato. Giornata della gentilezza con Greta Rodan per la sensibilizzazione alla non violenza

da | Nov 15, 2024 | Uncategorized | 0 commenti

Un’intera giornata dedicata al tema della gentilezza, iniziata ieri mattina all’Omnicomprensivo “V.Cuoco”, dove gli studenti delle classi quinte della scuola primaria e quelli della scuola secondaria hanno accolto, coordinati dall’insegnante Paola Pace, la scrittrice Greta Rodan che li ha coinvolti nella lettura e nell’interpretazione del suo monologo “Nei miei panni”, in cui affronta il tema bullismo in tutte le sue implicazioni: dal punto di vista non solo della vittima ma anche del bullo, con una attenta panoramica sul ruolo degli adulti, della scuola, seminando speranza per un necessario e possibile cambiamento.

Dopo le parole del sindaco Antonio Di Pardo, che si è soffermato sull’importanza del rispetto, si è parlato di relazioni vere, quelle che aiutano a conoscersi e a crescere insieme, e il monologo, che ha generato una grande partecipazione emotiva, è stato lo spunto di preziose riflessioni, soprattutto da parte dei più piccoli: «Il bullismo è come un virus che invade la vita…», «Le vittime di bullismo sono considerate perdenti perché non rispettano i canoni stabiliti dalla generazione attuale, e vengono prese di mira perché considerate diverse…», «Siamo tutti responsabili e tutti dovremmo fare un esame di coscienza».Il contributo di Rodan è proseguito nel pomeriggio, presso la Biblioteca comunale, con la presentazione del suo ultimo romanzo, “Voglio spendere una parola per te”, edito dalla casa editrice molisana Dieci Lune Edizioni, con il patrocinio del Comune e organizzata dal gruppo di lettura “L’Acciughina”.

Il romanzo, che è incentrato sulla violenza di genere, con un’architettura e uno stile particolari, racconta in maniera onesta storie di donne che si sovrappongono fino a diventare una sola, dando voce a tutte le vittime di violenza, con affondi mirati di penna e di cuore e un “urlo” finale che dona speranza.

La presentazione del libro ha acceso un vivo dibattito, costruttivo e sincero, in cui l’autrice ha potuto riflettere insieme alle numerose persone presenti. Preziosi i contributi di Paola Lonzi e Paola Raspa, rappresentanti del gruppo di lettura. Entrambi gli eventi che hanno animato la giornata rientrano tra i progetti di carattere culturale e sociale stabiliti nel Protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e la scuola, di cui sono rispettivamente referenti Roberta Ramunno, funzionaria comunale, e Paola Pace. Una collaborazione che sottolinea e conferma l’importanza del fare rete tra istituzioni, scuola e associazioni culturali per combattere ogni tipo di violenza.

L'Autore

Greta Rodan

Greta Rodan, voce e visione, è lo pseudonimo che cela l’intensa Roberta D’Andrea, nata dal sole di Napoli nel 1980 e oggi radicata nella quiete del Molise. La sua penna non è solo strumento, ma un aratro che solca la terra fertile dell’anima, seminando prosa e poesia, ma soprattutto senso e riscatto. La sua produzione artistica, che spazia dalla prosa alla poesia, è fortemente orientata verso l’impegno sociale.

Le sue battaglie prosaiche in “Troppo bianca per restare” e nel respiro corale di “Voglio spendere una parola per te”, edito da Dieci Lune, danzano tra le ombre della violenza di genere, accendendo lumi di speranza. Le raccolte poetiche – da “L’idea del Pane” a “Come una bocca d’estate”, fino alla selvaggia e prelibata “Merìcula” – sono come rovi fioriti, i cui versi epidermici accarezzano le ferite, recuperando i sogni spezzati.

I suoi monologhi, “Un volo molto rapido” e “Nei miei panni”, si levano in palcoscenico e nelle aule, un’eco potente contro il bullismo e ogni sopruso. Presidente di “Art & Publishing”, Greta è un’anima che tesse reti di cultura e solidarietà, desiderosa che la letteratura torni a essere abbraccio collettivo. Con ogni verso, ogni performance, ogni gesto di supporto alla costruzione di una casa per le donne, Rodan è un faro che illumina la via, spronando la parola a farsi atto, la poesia a farsi vita.

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VOGLIO SPENDERE UNA PAROLA PER TE

Greta Rodan

Mi ricordo che qualche volta eri buono/ e amabile/ quasi mi sarei fidata/ poi rompevi una delle mie cose/ una qualunque/ una borsa un capello una promessa/ il mondo allora diventava un posto/ come un altro/ una parentesi graffa/ con tante parentesi dentro/ più piccole/ certe volte pensavo di restarci incastrata/ e ancora lo penso/ persa in questa divisione/ da cui ti scrivo.
(Greta Rodan)

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